Il mondo dei cosmetici riconosce un nuovo trend, quello della chimica verde, in poche parole la produzione di cosmetici che sfrutta gli scarti alimentari attraverso una lavorazione che ne estrae i principi attivi. A intensificare questo tipo di procedimento, oltre che l’attenzione sempre maggiore alla causa ambientale, la possibilità di ricavare dalle bucce, dalle foglie di mela, pomodoro e olivo più sostanze attive che dai frutti stessi. Sfruttare gli scarti è un grosso passo verso l’ambiente, perché riduce gli sprechi e incentiva il riciclo.
Cecilia Anselmi, del dipartimento di biotecnologie chimica e farmacia all’Università di Siena, spiega come la cosmesi oggi sfrutti solo il 10% delle riserve della natura, una percentuale che comprende appunto il recupero di quanto la natura ci offre, evitando inquinamento, spreco di energia e favorendo il riciclo. Come esempio la studiosa porta quello dell’uso delle acque reflue dei frantoi, da cui è possibile ricavare, in quantità concentrate, i polifenoli utili alla produzione di cosmetici antietà.